La ragione dei sensi by Grazia Scanavini

La ragione dei sensi by Grazia Scanavini

autore:Grazia Scanavini [Scanavini, Grazia]
La lingua: ita
Format: epub
editore: TEA
pubblicato: 2015-05-05T22:00:00+00:00


Capitolo 5

Viaggio regolare e volo puntuale, così verso le tre e mezzo del mattino entrò in casa, facendo piano per non svegliare Marco e il piccolo. Appoggiò i bagagli, andò in bagno per una doccia, entrò nella stanza di Ale per guardarlo un istante: dormiva profondamente e le sue labbra sembravano atteggiare un sorriso. Lo accarezzò piano, il contatto con la sua pelle morbida, liscia e calda le diede una sensazione di benessere molto intensa. Si chinò a sfiorargli la fronte con le labbra per sentirne meglio il calore e l’odore. Avrebbe voluto che si svegliasse, guardare i suoi occhi aprirsi smarriti per un attimo, finché, riconoscendola, avrebbe sorriso e socchiuso di nuovo gli occhi, tendendo le braccia verso di lei. L’avrebbe preso tra le sue, gli avrebbe sussurrato qualche parola con le labbra vicinissime all’orecchio. Avrebbe continuato ad accarezzarlo e coccolarlo finché si sarebbe di nuovo addormentato. L’avrebbe appoggiato nel letto, coperto fino al viso avvicinandogli il suo inseparabile orsetto, e al contatto con l’animaletto, Ale si sarebbe girato abbracciandolo. Sarebbero tornati insieme nel mondo dei sogni. Rimase invece a guardarlo qualche minuto, e il piccolo continuò a dormire profondamente. Anna sorrise e uscì, socchiudendo la porta alle sue spalle.

Entrò in camera da letto e si infilò piano sotto il piumino. Marco era sveglio, la stava aspettando. Si stese sul fianco avvicinandosi con il viso al suo. Così, fronte a fronte. Sentire il respiro caldo di Marco era davvero essere a casa. Accarezzò il suo viso.

«Ciao.»

«Ciao. Mi sei mancata.»

«Sono qui ora.» Si girò, dandogli le spalle, e si avvicinò appoggiando la schiena alla sua pancia perché lui la stringesse tra le braccia. Si addormentarono dopo pochi minuti.

L’indomani era sabato, dormirono fino a che il piccolo reclamò il «buongiorno». Trascorsero una bella giornata e un bel weekend. Anna aveva scritto due messaggi a Stefano, non aveva ricevuto risposta a nessuno dei due ma stava bene, era tranquilla. Il sabato lo passarono in casa e la domenica in un agriturismo con amici. Rientrarono la sera poco prima di cena e Anna accese il pc per controllare lo stato delle consegne degli ordini effettuati. Il giorno dopo avrebbe avuto già a disposizione la merce per alcune consegne ma decise di prendersi un altro giorno di libertà, per restare a casa. Posticipò al martedì i clienti in zona, a mercoledì tre clienti in Liguria e giovedì sarebbe andata a Monaco per incontrare Taylor in serata, e rientrare venerdì nel primo pomeriggio.

Da Stefano, niente.

Cenarono, fece il bagno ad Ale e lo mise a letto. Prima di coricarsi, mentre già Marco si era addormentato, scrisse un messaggio a Stefano: Non so il perché di tanto silenzio. So che mi manchi. Buonanotte. Tardò qualche minuto ad andare a letto, sperando in una risposta, poi si rassegnò.

L’indomani trascorse la mattinata tra i soliti impegni: accompagnò all’asilo Ale, fece la spesa e prese il caffè con l’amica in centro. Qualche altra commissione, ma per l’ora di pranzo era a casa.

Di Stefano, ancora niente. Cominciava a sentire una strana agitazione, si sentiva impotente.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.